Le stime di reddito e consumi delle famiglie italiane

a cura del data scientist team di Geo Marketing

GEO Marketing ha rilasciato l’aggiornamento delle stime di reddito e consumi delle famiglie italiane per sezioni di censimento. Questo aggiornamento si allinea a quello delle altre banche dati GEO Marketing microterritoriali economiche e demografiche e a quelle degli attributi per i 9 milioni di archi stradali relativi ai flussi pedonali e di intensità del traffico automobilistico.

Le stime da poco rilasciate non riflettono l’attuale quadro derivante dagli effetti della pandemia Covid-19 in quanto riferite ad un periodo precedente, in linea con il calendario di pubblicazione delle fonti ufficiali.

È prevista, pertanto, un’ulteriore versione di queste stime non appena saranno disponibili dalle fonti ufficiali le informazioni sufficienti per “granularizzare” sul territorio le variazioni negative.

Il reddito delle famiglie

La nuova stima per sezioni di censimento del reddito disponibile delle famiglie, utilizzato per soddisfare l’acquisto di beni, servizi e investire nelle forme di risparmio, riporta alcune novità. Sono state inseriti nuovi indicatori del mercato immobiliare, le fasce d’età della popolazione (da parte dell’Osservatorio sociodemografico Geo Marketing che si relaziona con le anagrafi comunali dei più importanti comuni italiani) e uno studio degli indici di Gini sulla distribuzione del reddito per i comuni metropolitani.

Quest’ultima integrazione è indubbiamente l’elemento di maggiore importanza. Da varie fonti (Banca d’Italia, MEF, Istat) è possibile osservare indicatori che forniscono informazioni sulla concentrazione o diseguaglianza sociale in termini di potere d’acquisto e questo ha permesso di regolare meglio la “distanza” tra le unità osservate (sezioni di censimento) con riferimento al reddito pro capite.

Nel grafico a radar in copertina si evidenziano i valori regionali da cui sono stati prodotti gli output per tutti i livelli territoriali mentre, nella mappa di seguito è visibile il reddito ProCapite di Torino per sezione di censimento.

I consumi delle famiglie italiane

La nuova stima dei consumi delle famiglie italiane, disponibili fino al livello delle sezioni di censimento, riguardano le categorie Istat suddivise tra alimentari e non alimentari.

Nei grafici sono descritti per ogni categoria di consumi i valori minimi e massimi, con l’ulteriore indicazione per le circoscrizioni territoriali, visibili nelle spezzate colorate all’interno della circonferenza.

Dal punto di vista territoriale, le differenze sono piuttosto ampie e legate essenzialmente al gap di reddito. Questo effetto è maggiore per i consumi non alimentari con evidenze importanti nel sud e isole, ad eccezione dei tabacchi (anelasticità rispetto al prezzo) e in misura minore per i detersivi.

Con riferimento alle relazioni economiche tra reddito e consumi alimentari pro capite, si possono notare alcune caratterizzazioni legate principalmente alle abitudini che risentono fortemente della localizzazione. Ad esempio, il consumo di olio, grassi e pesce evidenzia una fortissima spinta verso il centro, sud e isole, seguendo più la località del prodotto che il reddito di queste aree