Quanto consumano gli italiani? Lo spiega il territorio

a cura del data scientist team di Geo Marketing

In base alla pubblicazione Istat del 2018, si registra un ulteriore incremento dei consumi delle famiglie italiane, seppur in termini reali esso è risultato più lieve a causa delle dinamiche inflazionistiche.

Nel comparto alimentare la componente di spesa più importante è ancora una volta la carne, mentre in quello non alimentare la categoria relativa all’abitazione e manutenzione della casa e alle utenze domestiche è la voce di spesa più elevata. In crescita gli acquisti per la cura persona e per i trasporti e le comunicazioni.

Dal punto di vista territoriale, le differenze sono piuttosto ampie e legate essenzialmente al gap di reddito, così come permangono le differenze tra i consumi per famiglia nei comuni polo delle aree metropolitane rispetto gli altri comuni.

Le stime Geo Marketing, disponibili fino al livello delle sezioni di censimento, riguardano le categorie Istat suddivise tra alimentari e non alimentari come descritte nel riquadro.

Le stime per sezione di censimento sono state realizzate con diversi modelli, uno per ogni categoria di consumi. Per alcune categorie, le relazioni econometriche tra reddito e consumi, e le corrispondenti propensioni, hanno richiesto anche l’inserimento dell’indicazione geografica cioè la “localizzazione”. In pratica, il territorio in diversi casi ha agito come ulteriore “variabile esplicativa”.

Nel grafico si può notare il caso del modello relativo al consumo di pesce e prodotti ittici. Le nuvole di punti del grafico rappresentano i comuni, mentre il colore indica la loro circoscrizione di appartenenza.

La relazione tra consumo di pesce e reddito, sintetizzata nelle linee colorate che “bucano” le nuvole di punti, risulta crescente con diverse propensioni a seconda della circoscrizione. Questo legame però cambia a livello Italia come indica la linea tratteggiata, rappresentativa di una relazione decrescente tra consumo e reddito (procapite).

Le basi dati utilizzate nel processo di stima sono di fonte Istat, Banca d’Italia, Geo Marketing (serie storica dei consumi e del reddito).

Infine, i rapporti di collaborazione scientifica con il dipartimento di statistica dell’Università di Bologna ha consentito una discussione sui metodi e modelli di stima a garanzia di attenzione e qualità molto elevate.