Il piacere dell’eterno ritorno
GEO News
Oggi parliamo di movida. In particolare degli effetti commerciali di una italianissima manifestazione di costume che tuttavia chiamiamo con una parola straniera. Ma si sa, la passione degli italiani per le parole foreste è incontenibile. Eppure, come testimonia il dizionario Treccani, la lingua italiana dispone di un lemma perfetto per descrivere il fenomeno: struscio.
(“strùscio s. m. [der. di strusciare]. – 1. A Napoli, il passeggio in via Toledo e via Chiaia, in occasione della visita ai Sepolcri, nella settimana santa (così chiamato dallo strusciare dei piedi sul fondo stradale o dallo strusciarsi delle persone tra loro, nel grande affollamento). 2. Per estens., la passeggiata domenicale o serale in cittadine di provincia”).
No, non è pedanteria. Bensì la consapevolezza che lo struscio è da sempre un comportamento culturale di ogni centro storico italiano. Non solo dunque – e qui ci permettiamo di correggere la Treccani – riferito alle piccole cittadine. Struscio o movida che dir si voglia, fanno rima con vita, particolarmente quella giovane, il piacere di mostrare e mostrarsi, in un flusso apparentemente inestinguibile di energia, curiosità, desiderio, allegra promiscuità. Qual è la peculiarità commerciale dei percorsi dello struscio o movida che dir si voglia? Tra i molti, primo fra tutti l’attrazione gravitazionale insieme a quello che potremo niccianamente chiamare dell’eterno ritorno. Il continuo moto a pendolo che le persone compiono lungo un percorso prestabilito… dalla tradizione, dal costume, dall’attrattività dei locali e delle vetrine. Inutile sottolineare l’importanza commerciale che una via piuttosto che un’altra rivestono per un brand e più in generale per ogni attività legata alla socialità e al divertimento. Come sempre, parliamo di ciò che abbiamo lungamente monitorato, in particolare a Palermo, dove il fenomeno della movida assume sembianze sontuose.
Flussi e motivazioni
Com’è noto, i passaggi delle persone lungo ogni arco di strada indicano lo spostamento a piedi da un luogo verso un altro. Il flusso di spostamenti è direttamente legato alla forza attrattiva del luogo di destinazione e si esaurisce gradualmente quanto più si è distanti dal luogo di partenza. La regola non vale per i flussi di passaggi legati alla presenza di discoteche, night life, ristoranti, bar, wine-bar, pub, cinema, teatri, particolarmente nei fine settimana. Abbiamo mappato questa particolarità:
le evidenze sono immediate e macroscopiche. Il colore sulla mappa rappresenta il numero di passaggi delle persone e il volume dei passaggi sulle singole strade è maggiore del volume delle persone in ragione del fatto dato che la stessa persona può effettuare più passaggi lungo una strada a diverse ore della sera. La tabella evidenzia anche i quartieri con il numero maggiore di passaggi per motivi di svago e divertimento. Insomma, con buona pace del quesito che Zeus ed Era imposero a Tiresia, nel nostro caso possiamo misurare l’arco del piacere senza incorrere nell’ira degli dèi.
