“A che serve un libro senza dialoghi né figure?”
GEO News
Il nostro è uno strano paese. Osservato da lontano può dare l’impressione che non accada niente di rilevante. Che anno dopo anno le cose restino sostanzialmente le stesse. Ovviamente non è così. I cambiamenti ci sono: rilevarli dipende dalla natura e dagli strumenti di osservazione. Un po’ come guardare una goccia d’acqua ad occhio nudo piuttosto che al microscopio. Nel secondo caso il brulicare della vita sorprenderà l’inavvertito spettatore. Ma non è solo questione di giusta distanza, ma anche di frequenza nella lettura del dato. Parafrasando la famosa domanda di Alice, a che servono dati demografici privi del giusto livello di dettaglio?
Leggere il cambiamento dove accade
Per cogliere il cambiamento (e la direzione del cambiamento) è indispensabile leggere in modo diverso la realtà. Per questo nel 2017 abbiamo creato l’Osservatorio demografico della popolazione. L’obiettivo era dotarci di uno strumento in grado di effettuare una lettura fine della realtà e, al tempo stesso, aumentare la frequenza delle rilevazioni. Fuor di metafora, Istat ha pubblicato il dato ufficiale della popolazione per sezione di censimento ogni 10 anni. Un lasso di tempo inaccettabile per chi ha l’esigenza di studiare a livello micro la realtà competitiva: cosa avviene nei nuovi quartieri, cosa avviene nei vecchi, come evolvono i consumi e gli stili di vita.
Osservatorio: cos’è e come lavora
L’Osservatorio è composto da un team di persone che ogni anno contatta i comuni italiani e acquisisce i più importanti dati di natura socio-demografica. Ogni anno, gli uffici di statistica e le anagrafi dei comuni italiani (ad oggi circa il 35% della popolazione italiana) vengono contattati singolarmente via e-mail o e-mail pec o via telefono. Quando è necessaria la cartografia vengono contattati anche gli uffici della toponomastica e i responsabili dei sistemi informativi territoriali. L’Osservatorio di GEO Marketing richiede il dato aggiornato per cella censuaria della popolazione residente, il numero delle famiglie, il numero di stranieri e la distribuzione dei residenti per età. Nei casi in cui non è disponibile il dato per sezione viene richiesto il dato per quartiere e la cartografia della suddivisione del comune (confini dei quartieri).
I dati? Quadrati e riquadrati
Una volta raccolto il dato direttamente dalla fonte, compito dell’Osservatorio è rendere omogenee le informazioni. I dati vengono poi riquadrati da GEO Marketing sul totale della popolazione residente comunale pubblicato da Istat all’inizio di ogni anno. Per chi si chiedesse come viene calcolata la popolazione dei comuni privi di dati rilevanti, diciamo che i valori vengono stimati per ogni fascia di età analizzando il trend della serie storica di quella fascia di popolazione in quella sezione. Oltra a questi vanno considerati altri indicatori micro-territoriali (proxy) legati alla presenza di popolazione residente.
In conclusione
Come insegna l’irreprensibile logica di “Alice”, inutile chiedersi quale sia l’ora del tè: “E’ sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze”*. Il lavoro dello scienziato sociale, di chi studia la realtà dei comportamenti, dei consumi e degli stili di vita, avviene nel continuum della vita stessa laddove ogni (apparentemente) piccolo mutamento può avere conseguenze economiche molto rilevanti per chi deve decidere dove e come sviluppare la propria rete commerciale.
(Per fortuna nostra e dei nostri ospiti, laviamo le tazze costantemente).
*[Alice nel paese delle meraviglie]
